edo e Marti in viaggio Thailandia

Edo e Marti: conoscersi ed evolvere assieme viaggiando

La storia di Edo e Marti è quella di due giovani che hanno scelto di mollare tutto e vivere raccontando i loro viaggi. Scopri come!
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Indice

Cosa succede quando due persone si amano e hanno la stessa passione per i viaggi d’avventura? La storia di Edo e Marti è l’esempio che anche i giovani, ad oggi, sono capaci di compiere grandi imprese e inseguire entusiasmanti avventure nel mondo

Questa intervista offre molti spunti interessanti e suggerimenti utili soprattutto se sei un giovane, ti sei appena diplomato e non sai ancora quale sentiero intraprendere per iniziare a progettare il tuo futuro.

E perché non partire per un lungo viaggio?

Ma ora basta con le chiacchiere. Se anche solo ti abbiamo incuriosito allora ascoltati: leggi attentamente riga dopo riga la storia di Edo e Marti e lasciati ispirare dalle loro parole.

Sei dei nostri?

edo e Marti sulle dolomiti

Raccontateci: chi eravate prima di iniziare a viaggiare? 

Siamo Edo (23 anni)  e Marti (22 anni), stiamo insieme da “soli” 3 anni, ma il nostro amore è iniziato molto prima.

Ci conosciamo dalla scuola materna e siamo stati sempre molto legati, grazie anche all’amicizia dei nostri genitori abbiamo fatto anche da piccoli molte avventure insieme.

Ed una volta raggiunta una certa indipendenza, queste avventure abbiamo iniziato a farle da soli, abbiamo preso i primi aerei, fatto i primi road trip in macchina e passato le prime settimane lontano da casa.

La voglia che avevamo ed il nostro legame ci ha dato la motivazione e la determinazione nell’iniziare seriamente a documentare i nostri viaggi sui social e così è nato @edoardoandmartina: il nostro profilo che oggi riesce a sostenerci come viaggiatori “full time”. 

Prima di poterci permettere questo stile di vita, Edo lavorava come tecnico informatico e Marti frequentava un’università in Ateneo con obbligo di frequenza.

Questo ci limitava nella crescita del nostro progetto. Quando abbiamo preso il rischio di lasciare il lavoro e cambiare università abbiamo iniziato e vedere i primi risultati.

C’è stato un momento in particolare in cui avete capito che dovevate cambiare rotta? Qual è stato? 

È stata l’insoddisfazione che ci dava la nostra vecchia quotidianità. Forse la scintilla è scaturita dal nostro primo grande viaggio di un mese in Indonesia.

Un viaggio guadagnato con non pochi sacrifici: io (Edo) sono potuto partire solo dopo aver fatto un anno senza prendere un giorno di ferie mentre io (Marti), essendo ancora studentessa, ho usato tutti i miei piccoli risparmi derivanti dai lavoretti estivi.

Il pensiero che il prossimo grande viaggio poteva essere solo l’anno seguente, dopo 12 mesi di nulla, ci ha dato la forza di “rischiare tutto”!

Oggi di cosa vi occupate e quali sono stati i primi passi che vi hanno permesso di intraprendere questo percorso? 

Oggi siamo creatori di contenuti sui viaggi, in poche parole creiamo contenuti (video, foto ecc)  per aziende brand ed enti del turismo.

Attraverso la visibilità del nostro profilo creiamo insieme delle piccole campagne pubblicitarie, naturalmente prima di arrivare a trarci un guadagno da questa “attività” abbiamo, per quasi due anni, perseverato e continuato a creare questa tipologia di video senza ricevere nessuna forma di compenso.

L’unico intento era mostrare effettivamente quello di cui eravamo capaci.

Che cosa significa viaggiare per voi? 

Questa è una domanda difficilissima! Potremo rispondere che per noi viaggiare vuol dire tutto, ma forse risulterebbe banale.

Possiamo sicuramente dire che per noi il viaggio è l’arma che ci permette di combattere la monotonia. Ogni volta che approdiamo in un nuovo posto ci poniamo nella condizione di dover uscire dalla nostra comfort zone, aprirci al prossimo, capire ciò che ci circonda e scoprire l’ignoto.

Così facendo, oltre a conoscere nuove culture e vedere posti incredibili, arriviamo a comprendere cose più profonde e inesplorate sia di noi stessi che del mondo interiore. 

Qual è il momento più bello, intenso ed emozionante che avete vissuto in viaggio? 

Prende la parola Edo – il momento più bello ma forse anche il più importante in realtà è composto da due momenti che si completano a vicenda: la prima volta che ho messo piede nel sud est asiatico, un po’ titubante, impaurito, con le redini tirate e in contemporanea l’ultimo giorno di quel mese trascorso in Asia (molto simile al primo ma completamente ribaltato). Tutti i pregiudizi e titubanze erano svaniti e la cosa più bella è stata la percezione di avete la mente più aperta di quando sono arrivato. 

Prende la parola Marti – purtroppo scegliere un unico momento è praticamente impossibile. Nella mia mente però il primo che mi è venuto in mente è stato questo: Durante il nostro primo mese a Bali, un’isola indonesiana nel sud est asiatico, c’è stata una giornata molto intensa a livello emotivo dove ci siamo seduti su questa scogliera immensa e siamo rimasti li a guardare l’oceano infinito per qualche ora. Prima di andare via abbiamo voluto fare una cosa, abbiamo preso due sassolini, ci siamo detti a vicenda i nostri più grandi sogni. Infine abbiamo lanciato quei due sassolini nell’oceano con la promessa di metterci tutta la nostra forza e passione per riuscire a esaudire i sogni che abbiamo mescolato insieme all’oceano. 

Quali sono le difficoltà maggiori che avete riscontrato lungo il vostro percorso? 

Dobbiamo ammettere che potrebbe sembrare una risposta un po’ superficiale, perché il fatto di essere in due ci aiuta tantissimo a darci forza a vicenda.

Sicuramente aver iniziato questo percorso da soli sarebbe stato più difficile. Essendo giovani, forse la difficoltà più grande è stata quella di dover spiegare questo cambiamento ai nostri genitori.

Per esempio Martina ha dovuto spiegare a sua mamma che non voleva continuare gli studi in ateneo, optando di continuare con un percorso online.

Edo invece ha dovuto spiegare ai suoi genitori le motivazioni che lo avrebbero spinto a lasciare il posto fisso. Adesso la situazione è più tranquilla ma spiegare ad adulti di un’altra generazione il nostro mondo lavorativo è stato molto difficile.

All’inizio non capivamo la loro incomprensione ma adesso abbiamo maturato la consapevolezza che è del tutto normale. La priorità di un genitore è quello di volere sicurezza e felicità per il proprio figlio in base all’esperienza che ha maturato nella sua vita.

Questo gap generazionale non sempre è facile da colmare. Tuttavia, fino ad ora, i nostri genitori non ci hanno mai messo i paletti tra le ruote, nonostante per loro alcune nostre scelte siano difficili da cogliere.

Qual è l’insegnamento più importante che il viaggio vi ha dato fino ad oggi? 

Come in tutte le cose l’esperienza è molto importante. L’insegnamento più grande che potiamo a casa da ogni viaggio è quello di imparare ad essere realmente collegati al posto dove siamo.

È fondamentale viaggiare per uscire dai pregiudizi ed accettare la situazione presente in ogni parte del mondo senza giudicarla e senza avere l’intenzione di modificarla in base al nostro modo di vivere o essere.

Qual è il vostro equilibrio tra vita-viaggio-lavoro e come fate a mantenerlo?

In realtà lo stiamo ancora cercando perché la nostra vera vita secondo noi sta iniziando proprio adesso.

In passato, mentre Martina studiava ed Edo lavorava in ufficio, è stato veramente difficile riuscire ad avere un equilibrio sano con questo nostro progetto e questa nostra passione.

La svolta è arrivata proprio quando abbiamo deciso di buttarci a capofitto in quella che era la nostra avventura.

Ci sono delle volte in cui è stato difficile trovare il giusto equilibrio. Ora che abbiamo molta più esperienza e abbiamo appena finito di costruire la nostra casa su ruote, l’idea sarebbe proprio quella di trovare l’equilibrio perfetto.

i tramonti leggendari in giro per il mondo

Tornereste mai indietro? 

Assolutamente no per nulla al mondo!

Amiamo tantissimo quello che facciamo, quello che pensiamo e quello che vogliamo fare in futuro. In questo momento il nostro mindset è quello di di buttarci a capofitto per sviluppare il nostro progetto, anche se a volte potrebbe sembrare un grande salto nel vuoto.

A dire il vero ci sarebbe un motivo, solo uno, per il quale vorremmo tornare indietro per rimediare.

Abbiamo vissuto delle piccole situazioni spiacevoli con delle nostre vecchie conoscenze e ci sentiamo un po’ in colpa per questo. Tornare indietro ci aiuterebbe a trovare il modo di sconfiggere l’invidia e la negatività per cambiare le sorti di quanto accaduto.

Potete dare un solo consiglio ad Edo e Marti di prima, quelli che ancora non avevano compiuto alcuna scelta per arrivare qui oggi: cosa direste?

Quello che diremmo a noi stessi sarebbe assolutamente di non avere un briciolo di timore, soprattutto del giudizio dalle persone che ti stanno intorno, ma di seguire sempre il cuore.

Tutto può andare bene e tutto può andare male e se le cose vanno male non c’è nessun problema, anzi: è sempre meglio far andare le cose male piuttosto che non farle andare in nessuna direzione!

Concludendo…

Speriamo con tutto il cuore che la storia di Edo e Marti ti sia servita per prendere in mano la tua vita e viverla con coraggio e determinazione.

Nessuno vive una vita perfetta, priva di momenti bui e sacrifici. Sta a te decidere se combattere, rialzarti e progredire verso la versione migliore di te stesso oppure rimanere nella tua condizione.

Casa è un sentimento, è l’amore tra due persone e il desiderio di scoperta. Casa può essere qualsiasi cosa tu voglia ma soprattutto ovunque tu voglia.

Insegui i tuoi sogni, desideri e orizzonti. Viaggia per scoprirti, per non rimanere ancorato nelle tue convinzioni. Vivi il presente, senza preoccuparti per un futuro incerto o un passato trascorso.

Aver avuto l’occasione di intervistare Edo e Marti è stato divertente e ci ha insegnato molto. Se vuoi conoscere altri aspetti della loro vita ti invitiamo a seguirli attraverso i loro canali social:

Noi invece vogliamo continuare a parlarti di molte altre storie di vita, di viaggiatori e nomadi digitali che hanno deciso di vivere in viaggio a tempo indeterminato. 

Se hai trovato interessante questo spunto ti invitiamo a:

Per oggi è tutto!

Buon viaggio Vangulista!

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