Francesco cullo on the road

Francesco Ciullo: pedalando liberi per conoscersi a fondo

La storia di Francesco Ciullo è un invito a semplificare la tua vita e a renderla unica attraverso il viaggio. Scopri come leggendo qui!
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Indice

Alle volte, con il sudore e la fatica, si scoprono dei luoghi dall’infinita bellezza. Un cuore, due ruote e due mondi da scoprire: quello interiore e quello immenso che ci circonda.

Oggi vogliamo farti conoscere Francesco Ciullo, un intrepido esploratore e viaggiatore.

Francesco si sposta nel mondo a bordo di una bici, portando con se l’essenziale per vivere avventure incredibili.

È l’esempio che lasciare andare è la scelta migliore per un esistenza più libera e vera. Sei pronto a scoprire la sua storia?

esplorare la natura e il mondo con la bici

Raccontaci: chi eri prima di iniziare a viaggiare? 

Francesco Ciullo era  una persona che non prendeva mai posizione nella vita e credeva che non scegliere non fosse una scelta.

Tutto ciò naturalmente mi ha portato a fare cose che non erano realmente mie, ma le intraprendevo semplicemente perché lo facevano gli altri. 

La mia vita girava sostanzialmente attorno al calcio, seguendo la mia squadra del cuore, il Benevento. Giocatore di videogiochi incallito e poi le classiche uscite con fidanzata o amici, il tutto condito da un lavoro super sedentario perché ero  un operatore informatico e quindi stavo sempre in ufficio.

C’è stato un momento in particolare in cui hai capito che dovevi cambiare rotta? Qual è stato? 

Il momento in cui ho compreso che dovevo cambiare tutto è stato quando un giorno mi sono svegliato e mi sono sentito completamente apatico alla vita.

Apatico rispetto qualsiasi cosa io stessi conducendo.

Di colpo tutto non aveva più senso e la domanda mi è subito sorta spontanea: “Caro Francesco Ciullo… cosa succede?

Ecco, da quel giorno è iniziata una lenta conoscenza di me stesso che mi ha portato a comprendermi realmente.

Ascoltare il bambino dentro me, quello che ha sempre cercato di dire la sua, è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto fino a questo momento.

È complicato dover accettare di non essere stati mai se stessi per anni, ma non ne potevo più. Dovevo far emergere il vero Francesco!

Oggi di cosa ti occupi e quali sono stati i primi passi che ti hanno permesso di intraprendere questo percorso? 

Senza che nessuno me lo dicesse, ho iniziato ad eliminare cose nella mia vita.

Il mio primo passo è stato eliminare mano mano tutte quelle cose che non sentivo più mie, dalla PlayStation, al calcio, a persone che non vibravano o non hanno mai vibrato sulle mie stesse corde. 

In una società che ci dice di aggiungere, togliere è stata la mia salvezza.

Al momento lavorativamente non mi sto occupando di nulla, perché sto dando tutto al mio progetto Pedalandoliberi in Europa.

Una volta concluso, credo che mi muoverò verso i lavori stagionali, ma non ne sono certo e sto imparando a non pensare al futuro, quindi per il dopo aspettiamo che arrivi.

Che cosa significa viaggiare secondo te? 

Risposta secca: conoscere me stesso.

Conoscermi, mettermi in situazioni dove non sono mai stato e così facendo, scoprire anche il mondo e la mia amata natura. 

Viaggiare è avventura, vivere la vita dandole la possibilità da farmi accadere milioni di situazioni, ma senza aspettarmi nulla, perché la meraviglia sta nell’inaspettato.

Qual è il momento più bello, intenso ed emozionante che hai vissuto in viaggio? 

Rispondere a  questa domanda mi viene difficile, perché il prossimo mi sembra sempre che sia il momento più bello passato.

Ne racconto uno, il primo che mi è appena venuto in mente. Se è spuntato tra i ricordi, ci sarà un motivo. 

Ero in Svizzera vicino un lago a cucinare con il mio fornellino.

Si avvicina una signora e iniziamo a parlare, scherzare, dopo un 15 minuti va via e io continuo a prepararmi da mangiare.

Un’ ora dopo ritorna lì con una busta in mano e una lettera. 

Io completamente sorpreso non so che dire. Il solo fatto che avesse impiegato tutto quel suo tempo per me a prescindere da quello che mi stava per portare, ha fatto esplodere una gratitudine infinita in me.

Apro la busta e trovo tantissime cose da mangiare di ogni tipo, che io con il mio budget non avrei mai potuto permettermi.

L’abbraccio ringraziandola e lei mi consegna la lettera.

Ci salutiamo.

Dopo un po’ ancora intontito, decido di aprire la lettera.

Un bigliettino dice:

“Caro Francesco con questi soldi comprati qualcosa che ti faccia stare bene”

Francesco cullo bivacco invernale

Quali sono le difficoltà maggiori che hai riscontrato lungo il tuo percorso? 

Sicuramente il contesto dove sono nato nel sud Italia è stata una delle difficoltà maggiori da superare.

Nel senso che qui c’è una certa mentalità e per una famiglia vedere un figlio andare via a “perdere tempo” mentre aveva anche un contratto a tempo indeterminato, non è per nulla semplice da far capire.

Ma con la mia testardaggine, e perché non avrei mai permesso a nessuno di mettersi contro quello che stavo capendo fosse la mia reale strada, l’ho superata.

Qual è l’insegnamento più importante che il viaggio ti ha dato fino ad oggi? 

Il viaggio, quindi per me si parla anche di natura, mi ha insegnato che tutto ha il suo tempo.

Le cose semplici sono in realtà quelle importanti e non c’è gioia più grande nel capire ed interiorizzare questi concetti e farne un mantra di vita. 

Il tempo vale più di ogni altra cosa a questo mondo.

Qual è il tuo equilibrio tra vita-viaggio-lavoro e come fai a mantenerlo?

Questo è un aspetto che devo ancora crearmi. 

Al momento sto semplicemente seguendo la mia strada, che mi sta portando a visitare tutta l’Europa geografica in bici con i risparmi dei miei anni di lavoro precedenti.

Troverò sicuramente un equilibrio, ma non è adesso il momento.

Torneresti mai indietro? 

MAI!

Da quando ho scoperto chi sono realmente non posso far altro che essere me stesso per tutta la vita.

Puoi dare un solo consiglio al Francesco Ciullo di prima, quello che ancora non aveva compiuto alcuna scelta per arrivare qui oggi: cosa gli diresti?

Ascoltati, ascoltati, ascoltati.

Tutte le risposte sono dentro di te e non cercarle mai altrove.

Concludendo…

Francesco Ciullo un esempio di determinazione, spirito di adattamento e amore per la vita, tutti dettagli necessari per vivere una vita in viaggio esplorando il mondo.

È una fonte di ispirazione, soprattutto per tutti coloro che si sentono neutralizzati da una vita monotona, troppo sicura e adagiata ma che non li soddisfa affatto.

Siamo fortunati ad aver avuto l’occasione di intervistare Francesco e, ad essere sinceri, rileggere le sue parole ci carica il cuore di gratitudine.

Se vuoi conoscere altri aspetti della sua vita ti suggeriamo di seguirlo attraverso il suo canale social:

Noi invece ci impegneremo per continuare a parlarti di molte altre storie di vita, di viaggiatori e nomadi digitali che hanno deciso di vivere in viaggio a tempo indeterminato. 

Se hai trovato interessante questo spunto ti invitiamo a:

Per oggi è tutto!

Buon viaggio Vangulista!

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