Quale potere hanno le storie? Per noi hanno la grande capacità di mostrare un’alternativa a ciò che si crede impossibile. Quella di Giulia e Ale è proprio una di quelle che ha il potenziale di ispirare le persone a cambiare vita!
Giulia ed Ale sono due viaggiatori che hanno avuto il coraggio di riprendere in mano la propria vita ed inseguire i loro sogni: nonostante questo richiedesse uno sforzo incredibile.
Cambiare vita non è mai semplice, soprattutto quando entrano in gioco le aspettative degli altri, la famiglia e persino l’età che avanza.
La storia di Giulia e Ale ci fa capire che non è mai troppo tardi per fermarsi, fare un passo indietro e capire cosa realmente ci rende felici. Nemmeno quando si superano i 30 anni!

Raccontateci: chi eravate prima di iniziare a viaggiare?
Quando ci siamo incontrati avevamo 34 anni ed entrambi uscivamo da situazioni personali intense. Eravamo due ragazzi con la voglia di mettersi in gioco ma che pensavano non ci fosse una via d’uscita da quella che era la nostra vecchia vita.
Ci sentivamo intrappolati in una routine che, dopo tanti anni, ci stava stretta. Da 14 anni io, Giulia, lavoravo in ufficio in un’azienda nel settore ceramico mentre Ale, da 10 anni, lavorava in ufficio in un’azienda alimentare.
Le settimane scorrevano in attesa del prossimo viaggio. Il viaggio è sempre stato per entrambi la passione più grande. Quella cosa che ci ha sempre fatto brillare gli occhi.
Quando potevamo, partivamo. Le altre nostre grandi passioni erano sempre inerenti ai viaggi: nel 2010 partii per l’India ed è lì che per me sbocciò l’amore incondizionato per questo paese mentre Ale viaggiava principalmente in Sud America.
C’è stato un momento in particolare in cui avete capito che dovevate cambiare rotta? Qual è stato?
Erano anni che entrambi nutrivamo il desiderio di cambiare ma le paure facevano sempre capolino. Soprattutto per Ale era impensabile lasciare il lavoro, dato che l’azienda per la quale lavorava era dei suoi nonni.
Sapeva di non vivere la vita che voleva. Il pensiero di cambiare c’era ma gli sembrava impossibile. A me invece scattò qualcosa dopo che feci volontariato a Calcutta dalle Missionarie delle Carità di Madre Teresa e dopo il divorzio.
Una volta tornata a casa da Calcutta i pensieri di voler effettivamente dare una svolta alla mia vita si fecero più intensi.
Mi ricordo che le domande che mi facevo erano sul cambiare lavoro e cercare qualcosa più nelle mie corde magari iscrivendomi all’università, oppure capire se fare qualche mese in India di volontariato e poi vedere.
Di base c’era una situazione di profonda insoddisfazione per entrambi, ci sentivamo bloccati in vite che non ci rispecchiavano più e quando ci siamo conosciuti ci siamo fatti forza a vicenda e abbiamo deciso di partire.
Oggi di cosa vi occupate e quali sono stati i primi passi che vi hanno permesso di intraprendere questo percorso?
Oggi viviamo in India e dal 2021 siamo diventati accompagnatori turistici. Organizziamo tour di gruppo responsabili in India e Nepal zaino in spalla, tra mezzi pubblici, homestay e ristorantini local.
Sono viaggi studiati da noi nei minimi dettagli, pensati non per mettere bandierine ma per far viaggiare i partecipanti in punta di piedi nel paese e facendogli viver qualcosa di unico.
All’inizio del nostro viaggio di sola andata, nel 2019, non lavoravamo ma viaggiavamo solo con i risparmi e con un budget di 10€ a testa al giorno.
Dopo un paio d’anni dalla partenza abbiamo iniziato a pensare al lavoro che ci sarebbe piaciuto fare e le risposte andavano sempre in una direzione: viaggiare.
Proprio in quel periodo scoppiò la pandemia, ci ritrovammo di colpo in Italia bloccati e iniziammo così ad informarci sulle varie figure professionali in ambito turistico.
Quando ci dissero che proprio in quel momento stava per iniziare il corso per diventare accompagnatori turistici non ci pensammo due volte.
Arrivò nel momento giusto, era online e in quel modo riuscimmo ad ottenere il patentino ed essere pronti appena la pandemia finì.
Che cosa significa viaggiare per voi?
Per noi il viaggio è Vita. Viaggiando ci sentiamo vivi più che mai, non sappiamo descrivere esattamente la sensazione che proviamo nel scoprire cose nuove ogni giorno.
È qualcosa che si deve provare: sentire nuovi profumi, assaggiare nuovo cibo, nuovi sapori, porsi nuove domande ed imparare dalle persone che incontri.
Viaggiare ci ha fatto capire che abbiamo tanto da imparare dalle altre culture, che esistono tanti punti di vista ed è giusto cambiare prospettiva e non pensare d’avere la verità in mano.
Il viaggio è diventato la nostra vita, non potremmo più farne a meno perché è quella cosa che ci dà la carica e che ci fa brillare gli occhi.
Qual è il momento più bello, intenso ed emozionante che avete vissuto in viaggio?
La prima cosa che ci viene in mente è il momento in cui finalmente siamo riusciti a tornare in India dopo la pandemia. Aspettavamo quel momento da tanti mesi e ritornare in quella che poi diventò casa nostra fu un’emozione fortissima.
Altri momenti intensi e belli li colleghiamo alle esperienze di volontariato in Myanmar, in un villaggio dove aiutavamo persone in difficoltà e nel rifugio di cani e gatti in Malesia.
Sono stati momenti emozionanti che ricordiamo sempre con gioia.


Quali sono le difficoltà maggiori che avete riscontrato lungo il vostro percorso?
Sicuramente la difficoltà più grande è legata alla pandemia. Quando siamo tornati in Italia nel 2020 avevamo appena preso la decisione di vivere in India, il virus ci bloccò in Italia fino a fine 2021.
In quei mesi ci sentivamo spaesati, avevamo da poco iniziato la nostra nuova vita quando il mondo si fermò e non fu facile accettare di non essere in India.
Per fortuna riuscimmo ad incanalare le energie nel progetto di lavoro futuro.
Qual è l’insegnamento più importante che il viaggio vi ha dato fino ad oggi?
È una domanda bellissima e difficile al tempo stesso perché non c’è solo un insegnamento importante ma il viaggio ci ha aperto a tantissime nuove prospettive.
Forse le più importanti sono tre:
- Abbiamo imparato a vivere con meno cose materiali, liberandoci del superfluo e sentendoci di conseguenza più liberi.
- Siamo tornati ad essere padroni del nostro tempo, che pensiamo essere una delle cose più importanti e fondamentali nella vita.
- Infine abbiamo capito l’importanza di andare oltre le proprie paure uscendo dalla propria comfort zone.
A volte può essere essere faticoso e complicato ma una volta che ci si butta a fare cose nuove le emozioni sono immense.
Qual è il vostro equilibrio tra vita-viaggio-lavoro e come fate a mantenerlo?
Abbiamo cambiato vita con un solo obiettivo: essere felici.
Stiamo lavorando per cercare un equilibrio con il nuovo lavoro e la vita che desideriamo fare. È vero, ora facciamo un lavoro che amiamo, legato alla nostra passione, ma non vogliamo perdere di vista il nostro obiettivo principale.
Creare un lavoro da zero significa studio, sacrifici, energie e tempo impiegato nel capire come e cosa fare.
Così, dopo un paio d’anni veramente di corsa per avviare il nostro progetto, qualche mese fa abbiamo deciso di prenderci alcuni mesi di stop dai tour per esplorare l’India del sud.
Avevamo bisogno di rallentare e di tornare a scoprire luoghi nuovi. Dovevamo esplorare l’India già nel 2020 ma la pandemia ci bloccò e così a inizio 2024 abbiamo ripreso il progetto iniziale.
Tornereste mai indietro?
No. Su questo siamo certi al 100%. Magari ci sarà un momento in cui decideremo di tornare in Italia, o cambiare paese ma non torneremmo mai alle nostre vite precedenti.
Potete dare un solo consiglio a Giulia e Ale di prima, quelli che ancora non avevano compiuto alcuna scelta per arrivare qui oggi: cosa direste?
Sono passati 5 anni da quel momento e ad Ale e Giulia passati vorremmo dire che non c’è niente di male nel volere una vita diversa da quella che in tanti si aspettano da loro.
Perché spesso si dà per scontato che tutti debbano trovare la casa e il lavoro della vita. Ma scontato non lo è, non per tutti è così e non c’è nulla di sbagliato in questo.
Vorremmo dirgli che la vita è una sola ed è la loro. Non si può fare qualcosa solo per far piacere agli altri perché si rischia solamente d’essere infelici.
E dopo 5 anni gli diremmo che non c’è scelta migliore del mollare tutto e cambiare vita! E che saranno felici.!
Concludendo…
Giulia e Ale sono l’esempio lampante che se desideri fortemente qualcosa per il tuo futuro e sei disposto a lasciare andare il passato, la felicità è solo la conseguenza del tuo cambiamento.
Ricorda… vivi la vita, inseguendo i tuoi sogni. Non vivere per accontentare gli altri e soprattutto non permettere a nessuno di dirti cosa devi o non devi fare.
Infine, sii sempre grato a tutto e tutti e abbi fiducia nell’universo!
Per concludere siamo grati di aver dato questo spazio alle parole di Giulia e Ale! Ci hanno trasmesso tutto il loro amore per il viaggio e l’avventura. Se vuoi conoscere altri aspetti della loro vita ti invitiamo a seguirli attraverso:
- Instagram: https://www.instagram.com/tiportovia.conme/
- Sito web: https://www.tiportoviaconme.it
Noi invece torneremo la prossima settimana per parlarti di altri viaggiatori e nomadi digitali che hanno deciso di vivere in viaggio a tempo indeterminato.
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Per oggi è tutto!
Buon viaggio Vangulista!
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