Le storie hanno il potere di ispirare le persone a intraprendere grandi cambiamenti nella loro vita personale. Ed è proprio per questo che vogliamo portarti a conoscere Linda Campostrini.
Lei è uno spirito libero, una viaggiatrice a tempo pieno ed intrepida avventuriera. Vive in viaggio da oltre 11 anni e nel tempo è diventata un vero punto di riferimento per migliaia di giovani italiani.
Sei pronto a scoprire la storia di Linda?
Raccontaci: chi eri prima di iniziare a viaggiare?
Ho iniziato a viaggiare prestissimo, cioè subito dopo il diploma, quando avevo solo 19 anni.
Prima di iniziare la mia avventura nel mondo ero una ragazza insicura ma soprattutto alla ricerca di sé e della propria felicità.
Avevo una mentalità limitante, lasciavo che i miei pensieri negativi avessero la meglio su di me e pensavo di essere nata sotto una cattiva stella.
In altre parole ero una persona affamata di vita. Non sapevo quanto valessi, come essere felice, come godermi il momento presente e, soprattutto non sapevo quanto valessi e quanto potenziale nascosto ci fosse dentro di me.
C’è stato un momento in particolare in cui hai capito che dovevi cambiare rotta? Qual è stato?
Dentro di me ho sempre sentito il forte desiderio di cambiare rotta e di ribellarmi ad una condizione di vita che non avevo scelto.
Il fatto è che provenendo da una famiglia umile non ho mai potuto fare quello che desideravo. Figlia di genitori separati , non ho mai passato un fine settimana in montagna, fatto viaggi in famiglia né tanto meno vacanze, quelle potevo solo sognarle.
Quindi ho dovuto reprimere molti desideri iniziando a domandarmi se un’altra vita non fosse proprio possibile. Finché, al mio diciannovesimo compleanno, ricevetti la spinta necessaria a farmi prendere coraggio.
Era un giorno di primavera e mancava poco alla fine del liceo quando mia madre mi disse: “hai circa un mese di tempo per trovare un altro posto dove andare vivere”.
Da quel momento lei si sarebbe trasferita in Sicilia e io avrei cominciato la mia vita nel mondo.
Oggi di cosa ti occupi e quali sono stati i primi passi che ti hanno permesso di intraprendere questo percorso?
Sono una nomade digitale e vivo viaggiando in tutto il mondo dal 2013, anno in cui ho deciso di lasciare tutto: il mio paese, il mio porto sicuro, i miei affetti, la mia famiglia e mi sono avventurata nel mondo, seguendo la mia natura.
Da quel giorno non mi sono più̀ fermata e la mia storia è il risultato dei miei lunghi anni di viaggi che mi hanno portata ad attraversare città, stati e continenti senza mai fermarmi.
Ad oggi, ho visitato più̀ di 60 paesi e l’ho fatto prevalentemente in autostop completando ben quattro volte il giro del mondo, ogni volta con un intento diverso.
Ciò che mi ha permesso di intraprendere questo percorso è stato un insieme di fattori: primo fra tutti una forte determinazione e volontà.
Quando credi in qualcosa, fai di tutto per ottenerlo e anche ciò che non sembra possibile diventa reale.
Nel concreto, credo serva tanto spirito di adattamento e intraprendenza, unite ad una conoscenza generale di tutti gli strumenti di cui oggi disponiamo per vivere. Come le app e i social media.
Che cosa significa viaggiare secondo te?
Per me viaggiare significa… Vivere con la V maiuscola.
Non smettere mai di imparare, cresce, allargare la propria mente i propri orizzonti, rimettersi in questione. In breve, racchiuderei la risposta nella seguente frase: “viaggiare è la scuola di vita che per eccellenza insegna a vivere”, ma c’è ben altro dietro tutto questo.
Viaggiare significa intraprendere un percorso che per esperienza diretta ti permette di diventare un persona migliore. Comprendendo le diversità, il prossimo, allargando le vedute, sviluppando quell’empatia necessaria a rendere il mondo un posto migliore.
Un proverbio indiano diceva: “prima di giudicare qualcuno, cammina per tre lune nei suoi mocassini”. Ecco, viaggiare significa proprio questo: camminare nei mocassini altrui, immergersi in culture e vite lontane anni luce dalla propria.
Significa non fermarsi all’apparenza, dimenticare gli stereotipi, abbandonare false credenze e costruire un mondo la cui base non è più il pregiudizio, ma la comprensione. Oltre a ciò, viaggiare significa rinascere ogni giorno.
L’ho scoperto sulla mia pelle in varie occasioni di questo mio particolare percorso di vita: quando ho mollato tutto per trasferirmi in Australia, quando sono andata a studiare in Canada, quando ho scelto di diventare nomade digitale.
I cambiamenti, grandi o piccoli, sono necessari nella vita perché “l’acqua stagna puzza”. Ciò che rende profondamente felice l’uomo, dopo un po’, necessita un’evoluzione e viaggiare significa imparare ad adattarsi al cambiamento con un sorriso.
Qual è il momento più bello, intenso ed emozionante che hai vissuto in viaggio?
Quando ho finito il mio primo giro del mondo e dopo 4 mesi di viaggio, partendo da Cancun, sono arrivata in autostop a Québec in Canda, dove avrei dovuto frequentare l’anno di università in un progetto di gemellaggio.
Quello è stato il momento in cui mi sono resa conto di aver fatto qualcosa che agli occhi di tutti, i miei compresi, era considerato impossibile già in partenza e ho acquisito piena consapevolezza delle pie potenzialità.
Quali sono le difficoltà maggiori che hai riscontrato lungo il tuo percorso?
L’assenza di una famiglia alle spalle cui poter chiedere aiuto. Spesso avrei avuto bisogno di una mano concreta, di un appoggio, di un punto di riferimento.
Ma non c’è mai stato, quindi, ho sempre dovuto rimboccarmi le maniche inventandomi soluzioni anche quando non c’erano e trovando strade alternative quando non ne vedevo nessuna davanti a me. Il tutto contando solo su me stessa.
Qual è l’insegnamento più importante che il viaggio ti ha dato fino ad oggi?
Il viaggio insegna una lista infinita di cose. Quelle a cui tengo maggiormente sono il senso di gratitudine verso il prossimo, la vita, se stessi e soprattutto un concetto importante: nessun sogno è poi così grande da non poter essere realizzato.
Siamo noi i primi a doverci credere perché́ nessuno ci crederà̀ mai al posto nostro.
L’ho capito quando mi sono buttata e senza rendermene conto ho realizzato uno dopo l’altro tutti i sogni che tenevo chiusi in un cassetto, o quando contando solo su me stessa ho superato limiti che mi hanno fatta crescere rendendomi una persona più̀ consapevole e matura.
È così che ho iniziato a guardarmi dentro, a capire quale stile di vita fosse più̀ adatto a me e quale lavoro rispecchiasse di più̀ la mia natura.
Qual è il tuo equilibrio tra vita-viaggio-lavoro e come fai a mantenerlo?
Quando impari a dominare la tua mente riesci a fronteggiare ogni periodo, ogni sfida, ogni situazione. Lavorando nei social, soprattutto al giorno d’oggi, è difficile trovare un equilibrio.
Viviamo sempre più in una società dove tutto è liquido e tutto cambia molto velocemente, dove bisogna essere pronti a reinventarsi e ad adattarsi in maniera veloce.
Lo strumento più utile che abbiamo per farlo è la nostra mente e per allenarla faccio regolamenti esercizi di mindfulness, medito e cerco di prendermi del tempo per me stessa e ciò che mi fa stare bene.
Torneresti mai indietro?
No mai, neanche per sogno. Amo la mia vita e non la cambierei per nulla al mondo.
Puoi dare un solo consiglio alla Linda Campostrini di prima, quella che ancora non aveva compiuto alcuna scelta per arrivare qui oggi: cosa le diresti?
Divertiti… Andrà tutto bene!
Concludendo…
La testimonianza di Linda Campostrini è un vero e proprio inno alla vita. Infonde coraggio, ti aiuta a guardare oltre le tue insicurezze e ad andare, perché no, anche contro corrente.
Siamo fortunati ad aver avuto l’occasione di intervistarla e, ad essere sinceri, rileggere le sue parole ci carica il cuore di gratitudine e amore per il nostro stile di vita.
Se vuoi seguire tutti i suoi spostamenti e conoscere altri aspetti della sua interessante vita ti suggeriamo di seguirla attraverso i suoi canali social:
- Instagram: https://www.instagram.com/linda_campostrini/
- Sito web: https://www.newdestination.it
- YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCBT5z1tkCTPhcIpWVoFZPlQ
Noi invece ci impegneremo per continuare a parlarti di molte altre storie di vita, di viaggiatori e nomadi digitali che hanno deciso di vivere in viaggio a tempo indeterminato.
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Per oggi è tutto!
Buon viaggio Vangulista!
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