Sognare di lavorare da remoto mentre si viaggia per il mondo è ormai una realtà per molti. Se anche tu aspiri a diventare un nomade digitale, aprire una partita IVA forfettaria è il primo passo per trasformare il tuo sogno in realtà.
Noi stessi abbiamo fatto questa scelta nel 2020, dando vita al nostro progetto e aprendo la partita IVA sin da subito.
Da allora, abbiamo viaggiato in lungo e in largo, lavorando da remoto e gestendo la nostra attività in piena libertà.
In questo articolo, ti guideremo alla scoperta di quanto costa aprire una partita IVA forfettaria nel 2024, svelandoti tutti i costi da sostenere e come semplificare al massimo le procedure.
Continua a leggere per scoprire come iniziare a lavorare e viaggiare senza limiti!
Piccolo spoiler: la risposta ti sorprenderà!
Partita IVA forfettaria: cos’è
La Partita IVA forfettaria, conosciuta anche come regime forfettario semplificato, è un regime fiscale agevolato dedicato a freelance, professionisti o per chi inizia a lavorare online anche senza esperienza.
Per approfittare dei vantaggi di questa soluzione però devi necessariamente rientrare in determinati limiti di fatturato e specifiche attività.
Per i nomadi digitali, la Partita IVA forfettaria rappresenta una scelta vantaggiosa per diversi motivi:
- Tassazione vantaggiosa: prevede un’imposta sostitutiva unica che oscilla tra il 5% e il 15% sul fatturato, a seconda del tipo di attività svolta;
- Contabilità semplificata: non richiede la tenuta di libri contabili e la fatturazione elettronica è obbligatoria solo per ricavi o compensi annui superiori a 25.000 euro;
- Costi contenuti: l’apertura e la gestione della Partita IVA forfettaria sono meno onerose rispetto al regime ordinario.
Chi può aderire al regime forfettario
Per poter aderire al regime forfettario nel 2024, è necessario rispettare alcuni requisiti:
- Redditi da lavoro non superiori a 85.000 euro annui;
- Svolgimento di attività incluse in un’apposita tabella ATECO;
- Non superare i seguenti limiti di ricavi/compensi per alcune categorie di attività:
- Vendita di beni: 35.000 euro;
- Prestazioni di servizi: 50.000 euro;
- Attività agricole: 70.000 euro;
- Non essere socio di società di capitali, Snc o Srl;
- Non avere già usufruito in passato del regime forfettario per un periodo di 5 anni.
Come vedi, questa soluzione rappresenta una valida alternativa soprattutto per chi ha intenzione di iniziare una nuova attività.
Ma come funziona la partita IVA forfettaria?
Come funziona la partita IVA forfettaria
Il regime forfettario si basa su un sistema di coefficienti di redditività. In pratica, il reddito imponibile viene calcolato applicando al fatturato un coefficiente specifico per la categoria di attività svolta. Su questo reddito imponibile viene poi applicata l’imposta sostitutiva del 5% o del 15%.
Ad esempio: per un professionista con un codice ATECO che prevede un coefficiente di redditività del 78%, il reddito imponibile sarà pari al 78% del fatturato annuo. Su questo reddito imponibile verrà applicata l’imposta sostitutiva, che nel 2024 per i professionisti è pari al 15%.
Oltre all’imposta sostitutiva, i contribuenti in regime forfettario sono tenuti al pagamento di alcune imposte minori, come l’IRPEF, l’INPS e l’addizionale regionale.
Quanto costa aprire partita IVA forfettaria?
Aprire una Partita IVA forfettaria nel 2024 è un’operazione relativamente semplice e conveniente. I costi da sostenere variano in base a diversi fattori, tra cui:
- Modalità di apertura: la telematica è la modalità più economica, con un costo di circa 16 euro;
- Servizi professionali: se decidi di avvalerti di un commercialista, i costi possono variare da 200 a 500 euro circa;
- Diritti camerali: la tariffa annuale per l’iscrizione alla Camera di Commercio varia a seconda della provincia. In alcuni casi può arrivare a costare fino a 60 euro.
In generale, è possibile aprire una Partita IVA forfettaria con una spesa compresa tra 200 e 800 euro circa.
Come aprire partita IVA forfettaria
I passaggi necessari per aprire una partita IVA a regime forfettario sono molto intuitivi. Dovrai infatti provvedere a:
Passo 1 – Preparazione dei dati
Prima di inoltrare la richiesta, è importante acquisire tutte le informazioni e i documenti necessari:
- Dati anagrafici e fiscali: carta d’identità, codice fiscale, residenza e domicilio.
- Codice ATECO: identifica il tipo di attività che svolgerai. Puoi trovare l’elenco completo dei codici ATECO sul sito web dell’Agenzia delle Entrate.
- Regime forfettario: comunica la tua volontà di aderire al regime forfettario e compila il relativo modulo.
- Eventuali iscrizioni: verifica se la tua attività richiede iscrizioni a specifici albi professionali o casse previdenziali.
Consiglio: Per semplificare la procedura, puoi avvalerti di un software online per la gestione della Partita IVA. Questi strumenti ti guidano nella compilazione dei moduli e ti assistono nella gestione degli adempimenti fiscali.
Passo 2 – Compilazione moduli
Il cuore del processo è la compilazione dei moduli telematici disponibili sul sito web dell’Agenzia delle Entrate:
- Comunicazione Unica d’Impresa (ComUnico): questo modulo raccoglie tutte le informazioni relative all’apertura della tua attività, tra cui i dati anagrafici, il codice ATECO, il regime fiscale e l’eventuale iscrizione ad albi professionali.
- Modello 730: se decidi di optare per il regime forfettario semplificato, dovrai compilare e presentare il Modello 730 ogni anno.
Consiglio: Presta molta attenzione ai dati inseriti, assicurandoti che siano corretti e completi. In caso di errori, potresti incorrere in sanzioni.
Passo 3 – Invio della richiesta
Una volta compilati correttamente i moduli, potrai procedere all’invio telematico all’Agenzia delle Entrate. Per farlo, avrai bisogno di:
- SPID (Sistema Pubblico dell’Identità Digitale) o CIE (Carta d’Identità Elettronica): questi strumenti ti permettono di accedere ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
- Firma digitale: necessaria per la validazione della richiesta.
Consiglio: Se non disponi di SPID o CIE, puoi richiedere un procuratore che invii la richiesta per tuo conto.
Passo 4 – Ricevere il numero di partita IVA
Entro qualche giorno dall’invio della richiesta, riceverai il numero di Partita IVA via email e potrai finalmente iniziare a fatturare e operare come libero professionista.
Ricorda: l’apertura della Partita IVA forfettaria non ti esonera dagli obblighi fiscali. Dovrai infatti provvedere al pagamento delle tasse e degli eventuali contributi previdenziali.
Ti consigliamo in tal caso di affidarti ad un commercialista per una gestione fiscale corretta e trasparente.
Concludendo…
Ti abbiamo messo a disposizione questa guida completa utile per capire quanto costa aprire una partita IVA forfettaria.
Ora che non hai più alcun dubbio potrai dare vita al tuo sogno di lavorare da remoto e vivere da nomade digitale, godendo della libertà e flessibilità che hai sempre desiderato!
Noi invece ci impegneremo per continuare a parlarti di molte altre valide alternative per lavorare da remoto e vivere in viaggio il più a lungo possibile.
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Per oggi è tutto!
Buon viaggio Vangulista!
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