Quale impatto hanno le storie sulla vita delle persone? Per noi hanno la grande capacità di ispirare le persone e spingerle ad intraprendere grandi rivoluzioni. Quella di Yuri e Ale è proprio una di quelle!
Yuri ed Ale sono due sognatori, oltre che grandi viaggiatori. Sono due persone che hanno sempre cercato di vivere la vita piuttosto che pensare a come viverla.
Nonostante le difficoltà, gli ostacoli o i momenti bui loro sono sempre riusciti a fare della propria vita e del viaggio un’esperienza unica e diretta!
Se in questo periodo ti senti smarrito e percepisci il desiderio di cambiare vita, allora questa storia saprà darti lo spunto che da tempo stai aspettando.
Raccontateci: chi eravate prima di iniziare a viaggiare?
Eravamo due sognatori, uno sempre con la macchina fotografica in mano intento a catturare il particolare in tutte le sue forme e l’altro con il sogno di poter rendere felici le donne il giorno del proprio grande giorno, creandogli l’abito da sposa che sempre avevano sognato.
Yuri lavorava in una società di consulenza per piccole e medie imprese, nel reparto informatico e Alessio in un atelier di alta moda sposa.
C’è stato un momento in particolare in cui avete capito che dovevate cambiare rotta? Qual è stato?
Succedeva sempre più spesso che, durante i nostri viaggi, sentivamo l’esigenza di voler invertire la rotta e passare più tempo a stare bene e meno a lavorare, ma soprattutto a fare un lavoro che ci portasse verso qualcosa di proficuo per entrambi.
Ed è stato così che durante il nostro viaggio di nozze in Polinesia, abbiamo deciso che al ritorno avremmo cambiato il nostro modo di vivere.
Oggi di cosa vi occupate e quali sono stati i primi passi che vi hanno permesso di intraprendere questo percorso?
Oggi Alessio ha la propria sartoria, disegna bozzetti e realizza abiti da sposa su misura. Yuri continua ad essere programmatore, ma si occupa anche di fotografia.
Insieme siamo un team formidabile ed oltre ai nostri mille impegni lavorativi gestiamo diversi profili Instagram di aziende del territorio.
Che cosa significa viaggiare per voi?
Viaggiare vuol dire allontanare i confini che idealmente abbiamo disegnato nelle nostre menti, frutto delle abitudini e della routine.
Vuol dire anche confrontarsi con altre culture, comprendere diversi modi di vedere e fare le cose.
Ci fa capire che esistono infiniti modi di approcciarsi ai problemi quotidiani, alla famiglia, ai soldi, alla religione e persino alla morte.
Viaggiare è soprattutto capire che il nostro modo di vivere non è necessariamente l’unico possibile o quello giusto.
Qual è il momento più bello, intenso ed emozionante che avete vissuto in viaggio?
Ce ne sono stati tanti e alcuni possiamo associarli ai tramonti che ci siamo goduti con una birretta in mano. Ebbene si, siamo degli inguaribili romanticoni!!!
Ma forse quelli più intensi li abbiamo vissuti con le persone che abbiamo incontrato durante i nostri viaggi.
Ognuna di loro ha lasciato nei nostri cuori qualcosa di cui abbiamo fatto tesoro. Ci capita spesso di ripensarci, magari dicendo una parola o mangiando un particolare cibo.
Quel legame invisibile e indivisibile che connette le persone in viaggio è qualcosa che difficilmente si riesce a spiegare con le parole. Bisogna semplicemente viverlo!
E per viverlo bisogna solamente viaggiare!
Quali sono le difficoltà maggiori che avete riscontrato lungo il vostro percorso?
Principalmente l’essere il datore di lavoro di se stessi non è semplice. Bisogna riuscire a far coesistere la vita personale e il lavoro e distribuire gli orari. Bisogna sapersi organizzare per evitare che le due cose coesistano.
Ci piace tenere le cose ben distinte, ma non è sempre semplice organizzare tutto al meglio.
Qual è l’insegnamento più importante che il viaggio vi ha dato fino ad oggi?
Rispondere alle persone con un sorriso. Il proprio atteggiamento condiziona e influisce molto le reazioni delle persone con cui si interagisce.
Un sorriso non costa nulla e ci fa tornare indietro sempre un altro sorriso.
Quale approccio migliore?
Qual è il vostro equilibrio tra vita-viaggio-lavoro e come fate a mantenerlo?
Riprendiamo il discorso di prima! Programmiamo i nostri momenti lavorativi con degli orari, fuori dai quali non rispondiamo a telefonate, email, whatsapp o social.
E’ importante fare questo per mantenere un equilibrio mentale sano e non finire in burnout.
Tornereste mai indietro?
Assolutamente no, la nostra libertà non ha prezzo!
Potete dare un solo consiglio a Yuri e Ale di prima, quelli che ancora non avevano compiuto alcuna scelta per arrivare qui oggi: cosa direste?
Diremmo a tutti e due di seguire le proprie passioni, anche se a parole può sembrare semplice. Bisogna solo tuffarsi in quel fiume che per noi ha rappresentato la salvezza e non tentare di nuotare controcorrente.
Diremmo loro di seguire il flusso cercando di evitare, per quanto possibile, gli ostacoli o di diventare noi gli ostacoli di noi stessi.
Ma anche quelli li faranno crescere. Sbaglieranno e miglioreranno. Sbagleranno di nuovo ma non c’è cosa più bella di dire “almeno ci abbiamo provato“!
Concludendo…
Yuri e Ale ci offrono un punto di vista eccezionale per capire come, se lo vuoi veramente, tutto è davvero possibile. Anche mollare tutto e cambiare vita con due lavori ben rodati.
La tua integrità fisica e mentale viene prima di tutto. Ecco perché dovresti scegliere con cura l’ambiente di lavoro che intendi mantenere per la vita.
Siamo grati di aver pubblicato le loro parole e, ad essere sinceri, rileggere questa intervista ci riempie il cuore di positività ed energia!
Se vuoi conoscere altri aspetti della loro vita ti invitiamo a seguirli attraverso:
- Instagram: https://www.instagram.com/yuri.e.ale/
- Sito web: https://www.condividiamoilviaggio.it
Noi invece torneremo la prossima settimana per parlarti di altre storie di viaggiatori e nomadi digitali che hanno deciso di vivere in viaggio a tempo indeterminato.
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Per oggi è tutto!
Buon viaggio Vangulista!
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