In molti, dall’inizio del nostro percorso ad oggi, ci hanno chiesto come abbiamo cominciato a lavorare da remoto per sostenere i nostri viaggi on the road con il nostro van. Per rispondere a questa domanda vogliamo dedicare un articolo che parla di come, negli anni, siamo diventati nomadi digitali. Una storia che ha inizio dall’altra parte del mondo, in Australia, nel periodo peggiore degli ultimi 5 anni: la pandemia di Covid-19.
Prima di partire per il nuovo continente eravamo impegnati in due lavori tradizionali, con orari standard e costretti a recarci sempre negli stessi posti. (Stefano era un cameriere; Giulia un agente assicurativo). La routine ci stava trascinando in un loop negativo. Stress e frustrazione ci logoravano dentro, tanto che non ci sentivamo più a nostro agio in quella situazione. Avevamo capito che cambiare semplicemente impieghi non sarebbe bastato. Così decidemmo di prendere una decisione molto difficile: mollare tutto e partire per una nuova esperienza di vita.
Molliamo tutto e scappiamo in Australia
Il primo gennaio 2020 ci imbarcammo in un volo di sola andata, di 25 ore, diretto nella meravigliosa terra dei canguri. Una nazione generosa, capace di offrire mille opportunità a tutte quelle persone che, come noi, hanno voglia di mettersi in gioco e di rivoluzionare la propria esistenza.
Dopo il primo mese e mezzo, passato a lavorare duramente, notammo che la nostra routine era uguale a quella che avevamo in Italia. Sotto molti aspetti era addirittura peggio. Stefano svolgeva due mansioni, lavorava in una pasticceria francese alla mattina mentre alla sera era cameriere in un ristorante di lusso. Giulia invece, inizialmente in difficoltà con la lingua, aveva trovato lavoro come estetista. La sera tardi era l’unico momento della giornata in cui noi potevamo stare assieme e confrontarci.
Non era ciò che volevamo da quell’esperienza australiana, così prendemmo la decisione di mollare i nostri lavori per iniziare un’esperienza degna di nota nell’outback (una zona remota nell’entroterra australiano) e comprare poi un van per viaggiare nelle terre selvagge dell’Australia.
La pandemia nel deserto australiano
I giorni scorrevano velocemente nella nostra nuova sistemazione, e noi sembravamo ambientarci sempre più a quello stile di vita semplice ed essenziale. Poi un giorno, nel marzo 2020, scoppiò la pandemia anche in Australia. La notizia si sparse fino ad arrivare nell’entroterra, provocandoci non poca preoccupazione: l’ospedale più vicino distava “solamente” 350 chilometri dal nostro alloggio.
In preda allo sconforto decidemmo di rientrare in Italia, non senza affrontare molte difficoltà. I voli venivano cancellati l’uno dopo l’altro, la vita senza lavorare in città costava molto, nessuno era disposto ad assumerci nelle farm e il consolato italiano era in difficoltà a gestire i voli di rimpatrio.
Il nostro confinamento
Un mese dopo, nel cuore della pandemia, riuscimmo ad atterrare a Roma e raggiungere le nostre famiglie. Durante il confinamento abbiamo maturato una convinzione: il lavoro tradizionale non poteva essere, negli anni avvenire, una sicurezza su cui fondare le nostre uniche finanze.
Passammo alcune settimane ad arrovellarci per trovare una soluzione adeguata. Poco dopo arrivò anche la svolta: volevamo diventare nomadi digitali e avere la possibilità di lavorare da remoto. Cominciammo così ad incrementare le nostre competenze. Durante la pandemia studiavamo sui libri, guardavamo molti video tutorial su YouTube e seguivamo corsi online in piattaforme come Learnn.
La nostra fame nozionistica non conosceva limiti. Poi arrivò anche il momento di mettere in pratica tutto ciò che avevamo appreso tramite lo studio, ritrovandoci spesso a simulare tra di noi un vero e proprio progetto lavorativo. (Stefano in ambito graphic design e videomaking mentre Giulia come consulente assicurativo e coach).
È ora di mettersi in gioco
Era giunto il momento di proporci per cominciare a lavorare da remoto. Stefano decise di aprire un profilo che usò come caso studio per poter diventare un social media manager, nel mentre Giulia si proponeva come consulente nel campo delle assicurazioni.
Come primo step progettammo dei curriculum con tutte le nostre esperienze, le nostre skills e una breve dimostrazione di cosa eravamo in grado di fare. I curriculum arricchiti con dimostrazioni di lavoro sono più inclini ad essere presi in considerazione e valutati positivamente.
Ad esempio, se vuoi proporti come grafico o copywriter, potrai produrre degli esempi di grafiche o testi che aiutano le aziende ad inserirsi al meglio sul mercato. Non è necessario che questi esempi siano veritieri, possono essere anche totalmente inventati, serviranno infatti a dimostrare che tu sei capace di mettere in atto le tue competenze.
Le nostre prime esperienze
Durante la prima tregua estiva, quando il Covid destava meno preoccupazione, con le belle giornate arrivarono anche i nostri primi clienti. Quelle erano le nostre prime vere occasioni per metterci in gioco ed alimentare la nostra fiducia, necessaria per credere ancora di più nel progetto che avevamo in mente di attuare.
Se da un lato la pandemia aveva interrotto il nostro sogno australiano, dall’altro ci donò molte opportunità. Infatti, la maggior parte delle aziende, in quel periodo, cercavano figure specializzate che fossero in grado di lavorare da remoto. Non ci lasciammo abbattere dal pensiero di essere solamente agli inizi del nostro percorso e ci buttammo a capofitto in molteplici esperienze.
Ricordiamo ancora nitidamente i tanti giorni passati a sfogliare e leggere gli annunci che trovavamo nelle piattaforme di Subito.it, Upwork, Indeed oppure Fiverr.com. Una ricerca quasi spasmodica e stressante che alla fine si rivelò una base solida da cui partire per costruire la nostra indipendenza finanziaria. Un’autonomia che ad oggi ci permette di sostenere i nostri viaggi, i nostri progetti e i nostri sogni.
Da dove partire?
Durante la nostra giovane esperienza abbiamo capito tre cose fondamentali, che possono aiutarti ad intraprendere la strada del nomadismo digitale:
- Acquisisci competenze orizzontali: impara più abilità nello stesso settore così sarai più versatile e preparato. Conoscendo le varie sfaccettature della tua mansione sarai preparato per risolvere nel modo migliore eventuali problemi che si possono presentare;
- Utilizza i social network come vetrina: sfrutta il potenziale di piattaforme come Instagram, Facebook o YouTube per farti conoscere, promuovere il tuo lavoro e le tue abilità. Ogni contenuto può raggiungere migliaia di persone ed arrivare a chiunque abbia bisogno del tuo servizio. Ad oggi, alcune tra le migliori aziende, ricercano le figure da inserire nel proprio organico affidandosi ai social;
- Fai più esperienze possibili: proponendoti gratuitamente al tuo ipotetico datore di lavoro, per incrementare la tua esperienza, hai la possibilità di non avere la pressione delle sue aspettative. Non investendo denaro su di te, colui che ti commissiona il lavoro sarà più comprensivo e meno intransigente qualora tu commetta degli errori. Questo ti aiuterà a migliorare le tue capacità e imparare nuove skills.
Qualsiasi esperienza, anche quella più spiacevole e negativa, ti porta delle nuove conoscenze. Il nostro consiglio è quello di non fossilizzarti sull’apprendimento di tutte le informazioni possibili. Molte di queste infatti si acquisiscono solamente mettendosi alla prova, lavorando e sbagliando. Mettiti in gioco, apriti a nuove possibilità e non smettere mai di imparare.
3 lavori per cominciare a muoverti nel mondo digitale
Durante la pandemia, molte aziende sono state costrette, pur di non chiudere o fallire, a sviluppare il cosiddetto smart working o remote working. Quando si sono ritrovate a valutare i loro profitti e il benessere in termini di resa del dipendete o collaboratore stesso, hanno iniziato a voler includere il più possibile questa soluzione lavorativa anche dopo i vari lock-down.
Grazie al fenomeno del lavoro da remoto moltissime aziende, ad oggi, sono in continua espansione nel trovare collaboratori che lavorino da casa (oppure ovunque vogliano). Come ormai è chiaro a tutti, il mondo del lavoro digitale è in continua evoluzione ed espansione.
Di seguito trovi i lavori da remoto più “comuni” e i siti migliori dove scovare offerte di lavoro:
- Traduttore e insegnante madrelingua: vipkid.com e chegg.com;
- Assistente virtuale: virtualassistantjobs.com;
- Copywriter e Articolista: bloggingpro.com e problogger.com;
- Altri siti dove poter trovare questi lavori sono: UpWork.com / subito.it / fiverr.com.
Come puoi notare dalla nostra storia, il percorso che ci ha portati ad essere ciò che siamo oggi è stato molto duro e spesso travagliato. In molte situazioni le cose non sono andate secondo i nostri piani, ma non ci siamo fossilizzati ad aspettare impassibili il nostro destino. Ci siamo messi in gioco, abbiamo osato e oggi possiamo dire che siamo davvero soddisfatti di quello che ci siamo creati e di ciò che la vita ci ha riservato negli ultimi tre anni. Lavorare da remoto è diventata una realtà.
Van Vangulo
Van life e camperizzazione fai da te
E tu, saresti disposto a mollare tutto ed intraprendere una carriera da nomade digitale?