Lavorare in viaggio non è una moda. Reinventarsi per diventare un nomade digitale è una scelta che molte persone compiono da quando internet è nato.
Il remote working, agli occhi di molte persone, può sembrare semplice ma in realtà cela dietro di se molti aspetti, sia positivi che negativi.
Da quando abbiamo scelto di partire alla scoperta del mondo a bordo di Vangulo, lavorando da remoto, la nostra vita si è trasformata.
Dalle nostre abitudini alle piccole rivoluzioni personali, siamo cambiati molto da quelli che eravamo solo 4 anni fa.
Ecco perché abbiamo deciso di approfondire i vantaggi e le sfide della vita da nomadi digitali.
Lavorare in viaggio come stile di vita
Quali sono le motivazioni che spingono una persona a lavorare in viaggio?
Ce lo siamo chiesti anche noi, spesso. In base alla nostra esperienza possiamo affermare che ci sono molte risposte a questa semplice domanda.
Le persone ricercano sempre più la libertà, intesa sia come diritto civile ma anche come flessibilità del lavoro, possibilità di attuare cambiamenti e di ricercare nuove esperienze.
Internet ha spalancato le porte a nuovi impieghi che non richiedono la presenza fisica di una persona per poterli svolgere.
Il mondo, inoltre, non è più un tabù. Viviamo in un era nella quale gli spostamenti sono rapidi e la connessione è presente quasi ovunque: lavorare viaggiando è diventato molto più pratico.
Da ieri a oggi: l’evoluzione del viaggio come lavoro
È palese come nell’ultimo ventennio la concezione del lavoro sia cambiata radicalmente nell’immaginario comune.
Le tecnologie digitali e internet hanno trasformato molte mansioni che fino agli inizi degli anni ’90 si svolgevano a mano, in presenza e rispettando orari tradizionali.
Basta pensare a tutto il mondo della comunicazione, della pubblicità, del marketing e della stampa. Ad oggi queste professioni possono essere svolte comodamente dal proprio divano di casa, attraverso un pc.
Questo sviluppo ha spinto milioni di persone a riflettere sulle proprie abitudini, idee, valori e volontà.
Ad oggi, il remote working consente di lavorare in viaggio senza grosse preoccupazioni. Sia chiaro che questa affermazione vale dal punto di vista tecnico, pratico.
Questo perché per valutare l’efficacia di queste nuove possibilità bisogna calcolarne e conoscerne tutti gli aspetti: sia positivi che negativi.
Lavorare in viaggio: i vantaggi
Ecco alcuni vantaggi che rendono il lavoro in viaggio un’esperienza formativa, positiva ed emozionante.
Il mondo è casa
Grazie ad un dispositivo elettronico ed una connessione, ogni posto che visiti è un potenziale ufficio, un luogo di lavoro oppure semplicemente casa.
Si tende ad attribuire la parola “casa” a quel bene materiale che ci permette di avere delle sicurezze e un senso di protezione. Spesso lo paragoniamo al luogo in cui viviamo gran parte della nostra vita.
Lavorare in viaggio rivoluziona questa concezione. Durante la nostra vita da nomadi digitali abbiamo scoperto quello che per noi è il vero senso di sentirsi a casa.
Ritroviamo quella sensazione dentro ad un abbraccio, nella natura, quando siamo seduti sulla sabbia ad ammirare un tramonto infuocato.
Ci sentiamo a casa quando passiamo del tempo con amici o parenti, oppure quando siamo in viaggio, a bordo di un camper o van.
Casa per noi è Lanzarote, è l’Australia, è un ricordo, un’emozione. Insomma, casa non sono solo le quattro mura che ci proteggono, casa siamo noi ovunque andiamo nel mondo.
Scoprire nuove culture
Lavorare in viaggio ti permette di scoprire nuove culture e luoghi meravigliosi senza la paura di intaccare i tuoi risparmi di una vita.
Avere la possibilità di viaggiare a lungo, grazie ad un lavoro da remoto, ti consente inoltre di avere tempo. Questo è il bene più prezioso che si possa mai desiderare.
Avrai la possibilità di immergerti appieno nella vita degli abitanti di un posto, osservare le loro tradizioni da più vicino e perché no, sentirti uno di loro.
Viaggiando lentamente potrai assaporare i piatti della cucina locale, risvegliare i tuoi sensi assopiti, scoprire degli aspetti più intimi e caratteristici dei popoli che abitano il mondo.
Non trovi che sia speciale tutto questo?
Networking globale
Il viaggio è un’occasione unica. Prendere un biglietto di sola andata, lasciare ogni sicurezza e partire alla scoperta del mondo ti apre mente, cuore e spirito.
In viaggio hai la possibilità di conoscere altri nomadi digitali e di aprirti al prossimo con sincerità e fiducia. Questo aspetto non è da sottovalutare. Le nostre amicizie più sentite sono proprio quelle scoperte lungo il nostro cammino.
Lavorare in viaggio ti offre l’opportunità di espandere la tua rete sociale, di creare nuove connessioni e legami che possono sfociare in splendide opportunità anche in ambito lavorativo.
Lavorare in viaggio come crescita personale
“Non è semplice vivere una vita ordinaria compiendo ogni giorno dei gesti straordinari”. Lavorare viaggiando è proprio uno di questi.
Non possiedi il comfort di uno spazio tutto tuo, la routine subisce spesso dei cambiamenti e nei momenti più difficili puoi contare solo su te stesso.
Ma quelli che possono sembrare degli aspetti negativi sono invece tutti validi motivi per attuare un cambiamento, per evolvere e per crescere.
Per lavorare in viaggio serve disciplina, autodeterminazione e una grande forza di volontà.
Questo ti insegna che puoi riuscire a vivere anche senza tutti i confort o gli oggetti che tendi ad accumulare durante la tua vita.
Per essere felice bastano poche cose, semplici e talvolta anche immateriali o gratuite.
Lavorare in viaggio: ostacoli e difficoltà
Siamo convinti che tutti gli aspetti positivi della vita non possono essere valorizzati appieno se prima non si conoscono anche quelli negativi.
Quindi per comprendere le potenzialità di lavorare viaggiando dobbiamo parlare anche delle difficoltà che questa esperienza potrebbe presentare.
Fuso orario
Il fuso orario potrebbe essere un ostacolo se stai pensando di trovare un lavoro che ti permetta di viaggiare.
Immagina di dover partecipare ad una call aziendale per un briefing con i colleghi quando in Italia è giorno mentre a Bali è notte inoltrata.
Oppure dover rispondere a clienti ed essere disponibile online pur essendo dall’altra parte del globo.
Calcola bene il fuso orario per portare a termine i tuoi obbiettivi lavorativi e per spostarti intelligentemente da un paese all’altro.
Maggior isolamento
Quando viaggi, anche per motivi lavorativi, non è sempre immediato uscire dalla comfort zone e stringere dei legami con gli estranei.
In questo caso potrebbe presentarsi il fattore isolamento. All’inizio del nostro viaggio anche noi abbiamo passato dei momenti di solitudine.
A volte ci chiedevamo se fossimo ancora in grado di aprirci a qualcuno e conoscere nuove persone. Fortunatamente il tempo ha risposto a questo dubbio.
Ciò nonostante, bisogna tenere in considerazione che in viaggio si è più esposti alla possibilità di rimanere isolati socialmente.
Saper bilanciare vita e lavoro
Un errore che si tende a fare, soprattutto all’inizio della propria esperienza, è quello di dedicare la maggior parte del tempo a lavorare.
É capitato anche a noi, a Lanzarote, durante i primi mesi on the road su Vangulo. Il tempo che passavamo al suo interno per lavorare diventava ogni giorno sempre di più.
Una sera, abbracciati a guardare il cielo stellato, ci siamo accorti che non stavamo conoscendo granché di quell’isola, dei suoi abitanti e della sua natura selvaggia.
Da quel momento ci siamo promessi di strutturare le nostre giornate bilanciando il lavoro con la vita e le esperienze.
Per ovviare al pericolo di essere fagocitato dal lavoro anche in viaggio, ti consigliamo di redigere una to do list giornaliera, da seguire con precisione.
Connessione internet
Se è vero che ormai Internet è presente in tutto il globo è anche vero che la qualità della connessione non è eguale ovunque.
Per lavorare in viaggio, questo è un fattore importante. In città capita di rado ma se si viaggia in zone remote del mondo, il fattore connessione potrebbe essere un ostacolo.
In altri casi, non avere la rete a disposizione potrebbe farti vivere delle giornate e dei momenti indimenticabili. Ma quando si tratta di sfruttarla per lavorare, la sentenza cambia.
La postazione di lavoro
Lavorare da remoto ti permette di cambiare spesso le tue abitudini lavorative, trovare nuovi spazi dove dare sfogo alla tua creatività e viaggiare.
Una domanda però sorge spontanea: è sempre così facile e confortevole il cambiare il proprio posto di lavoro?
Noi possiamo assicurarti che non tutti i luoghi sono pratici per lavorare. Anche in viaggio può capitare di desiderare maggior comfort per essere il più produttivi possibili.
E come poter ovviare a questo problema? I co-working space sono la soluzione più pratica.
I co-working space sono luoghi dove i lavoratori da remoto o nomadi digitali si riuniscono per lavorare, fare networking o semplicemente per passare del tempo libero in compagnia.
Al suo interno sono presenti postazioni di lavoro, comodi divani, servizi alimentari e in alcuni casi una cabina insonorizzata dentro alla quale partecipare a videocall o chiamate senza essere disturbati.
In questi luoghi si ha la possibilità di conoscere le storie di altri viaggiatori e perché no, magari condividere con il prossimo la propria esperienza!
Lavorare viaggiando: la nostra esperienza
La nostra esperienza da nomadi digitali ha avuto inizio ben 4 anni fa. Dopo un’avventura in Australia, durata quasi 7 mesi, ci siamo accorti che avere un lavoro tradizionale non ci dava alcuna sicurezza in più.
Volevamo essere indipendenti, slegarci da un posto fisso e vivere una vita itinerante. Dopo alcuni mesi trascorsi a sviluppare le nostre conoscenze e competenze, ci siamo inseriti nel mercato del lavoro.
I nostri primi lavori da remoto ci hanno permesso di fondare le basi della nostra nuova vita.
Abbiamo preso coraggio, fiducia in noi stessi e, dopo 1 anno, abbiamo deciso di mollare tutto per andare a vivere in van e viaggiare, con poche certezze e molti dubbi.
Con il tempo ci siamo specializzati in vari settori: consulenze, grafica, coaching e sviluppo di contenuti.
Oggi il nostro lavoro ruota attorno alla piccola realtà che coltiviamo giornalmente sui social e anche al di fuori da essi.
3 consigli pratici per chi vuole lavorare in viaggio
Il lavoro, soprattutto agli inizi, interessava quasi il 70% delle nostre giornate. Ci siamo presto resi conto che le energie fisiche e mentali cominciavano a scarseggiare.
Non avevamo solo l’obbiettivo di mantenerci in viaggio, volevamo anche vivere di emozioni, conoscere nuove culture, assaporare il gusto dell’avventura.
Dopo questa presa di coscienza abbiamo deciso di cambiare. Come?
- Ottimizzando il nostro tempo;
- Impostando una routine sana;
- Lavorando su noi stessi.
Per questo motivo vogliamo suggerirti 3 pratici consigli per vivere al meglio la tua vita da nomade digitale.
Stabilire una routine
Crea una routine positiva e sana che ti permetta di mantenere la concentrazione sui tuoi obbiettivi, ottimizzare il tuo tempo e soprattutto vivere!
La mattina, appena sveglio, non dedicare subito energie mentali al telefono. Fai una colazione abbondante, vestiti ed esci a passeggiare.
Respira aria fresca a pieni polmoni, ossigena ogni tua cellula, scaldati con le prime luci del sole e ringrazia te stesso per essere vivo e in salute e per avere la possibilità di trovarti dove sei in quell’istante.
Se non ami camminare, puoi recarti nella natura e dedicare alcuni momenti alla lettura, a portare consapevolezza dentro di te oppure a meditare.
Una volta fatto il pieno di energia positiva, sfrutta la tua creatività e freschezza per dedicarti al lavoro. Stabilisci degli obbiettivi realistici da raggiungere in un determinato lasso di tempo.
Dopo il lavoro goditi il resto della giornata come più ti piace. Esplora la città, immergiti nella cultura di un paese, fai qualcosa che ti permetta di imprimere un ricordo indelebile nella tua memoria.
Dedicare del tempo alle relazioni
Uno stile di vita sano e positivo prevede anche di espandere e mantenere viva la sfera delle relazioni sociali.
Anche in viaggio questo aspetto è di fondamentale importanza. Cerca di non isolarti, anche se all’inizio può essere difficile.
Allarga i tuoi orizzonti, sii te stesso e apriti alle persone. Col tempo riuscirai ad abbattere il muro della tua insicurezza e conoscere così molte altre persone che viaggiano sulla tua stessa frequenza.
Il nostro wifi portatile
Dal punto di vista pratico invece, sappiamo molto bene cosa voglia dire trovarsi in situazioni importanti e non avere un adeguato supporto della tecnologia.
Una connessione stabile ti permette di lavorare e viaggiare al contempo con più serenità. Negli anni abbiamo imparato ad anticipare questo problema.
Oltre alla connessione dei nostri cellulari o al wifi di un posto pubblico (come un bar, una libreria o un co-working space) portiamo sempre con noi un piccolo router portatile.
Per ogni paese che visitiamo compriamo una sim con traffico dati dedicata, da usare in caso di emergenza.
Prevenire, in alcuni casi, è meglio che curare!
Concludendo
Speriamo che questi consigli possano tornarti utili nel momento in cui ti troverai a dover trovare un lavoro che ti permetta di viaggiare nel mondo.
Se ti va, resta sintonizzato e scopri tanti altri consigli di viaggio, di vanlife e di nomadismo digitale, leggendo tutti gli articoli sul nostro blog e visitando la nostra pagina Instagram.
Per oggi è tutto!
Buon viaggio Vangulista!